Le teorie luna-complottiste non stanno in piedi
Con questa mia trattazione non voglio convincere nessuno, ma spero di poter aiutare a capire le persone, che quanto raccontato al mondo dai teorici del complotto circa queste eroiche missioni, non ha alcun senso!Come è stato possibile secondo voi per la NASA, tenere sotto controllo per così tanto tempo le 498.700 persone che in tutti gli Stati Uniti hanno collaborato al progetto lunare? Nessuno di loro in 39 anni ha mai dichiarato qualcosa che riguarderebbe la beffa! Considerando poi che la NASA appaltò la costruzione dei moduli spaziali a ditte esterne (Boeing, Mc Donnald Duglas, Rockwell, Grumman, North American Aviation), ad enti pubblici e privati e a Università sparse in tutto il paese, dove si sa che per un niente, un segreto di stato può diventare di pubblico dominio! Per come la posso vedere io, simulare una missione lunare sarebbe stato molto più difficile e costoso, che farne una vera! Le prove a favore del programma Apollo sono veramente tante. Accedete alle pagine di questo sito per rendervene conto.
Esiste secondo me una prova schiacciante sulla realtà degli allunaggi: i sovietici. Quando iniziò la corsa allo spazio il clima politico mondiale era molto teso. Le due superpotenze USA e URSS stavano effettuando a discapito del mondo, un'intensa corsa agli armamenti atomici, confrontandosi tra l'altro (senza mai incontrarsi direttamente) in diverse guerre sparse per l'intero globo. Lo scopo di tutto questo era propagandistico per indottrinare i vari paesi del mondo, con le loro filosofie di pensiero: quella capitalista e quella comunista. Questo periodo della storia è conosciuto meglio come: "Guerra fredda". Ogni giorno il mondo era minacciato dalla possibilità di una guerra nucleare imminente. Per evidenziare la propria superiorità tecnologica, ogni superpotenza, sferrava sfide all'altra, costruendo e testando ordigni atomici sempre più potenti. Per paura di un bombardamento dal cielo la conquista dello spazio era inevitabile e appunto per questo motivo, iniziò la sfida per ottenere primati tecnologici anche in quest'ambiente. Chi avrebbe dominato lo spazio, avrebbe potuto dominare il mondo e la Luna rappresentava il premio più ambito per dimostrare la propria supremazia politica e tecnologica. Ora vi chiedo, gli unici ad avere una tecnologia sufficientemente avanzata per sapere cosa stavano combinando gli USA nello spazio, era proprio l'URSS e naturalmente viceversa. Perchè i sovietici non hanno mai nemmeno tentato di smascherare l'odioso nemico agli occhi del mondo sulla presunta beffa lunare? Evidentemente perchè i Russi sapevano benissimo, che gli americani sulla Luna c'erano andati veramente!
I sovietici se lo desideravano avevano la capacità e i mezzi per rivelare la truffa al mondo (e avevano tutto l'interesse a farlo, avendo perso la corsa) non solo tramite l'analisi e il confronto con le loro rocce lunari dei reperti riportati dall'Apollo, ma anche attraverso la loro fitta rete di spie e infiltrati, che a quell'epoca seguivano passo per passo il programma lunare degli Stati Uniti. Questo discorso però è a senso unico! L'Unione sovietica infatti, era un regime totalitario, la libertà individuale e gli spostamenti personali erano fortemente limitati, il controllo dello stato nella vita di tutti era pressochè totale e a rendere ancora più difficile il lavoro della CIA, si aggiungeva anche la collocazione remota dello spazioporto di Baikonur in pieno deserto (locazione scelta ad hoc dai russi). Ad una spia occidentale quindi, non sarebbe stato facile entrare e far uscire informazioni, ciononostante qualcosa passò lo stesso (anche grazie ai satelliti spia). Negli Stati Uniti, la situazione era completamente diversa, il programma spaziale era (ed è) sotto gli occhi di tutti, nei centri della Nasa lavoravano un'infinità di persone (libere di spostarsi e di vedere altre persone), la maggior parte delle quali erano civili e dipendenti di ditte esterne. Non occorre essere degli agenti segreti per intuire che il lavoro delle spie sovietiche sarebbe stato molto più facile che per quelli della CIA in URSS. Lo hanno dimostrato clamorosamente quando hanno letteralmente "clonato" lo Space Shuttle americano dando vita al Buran sovietico. I due veicoli sono (anzi, erano) troppo simili per essere frutto del caso e nessuno ha mai dubitato che dietro al progetto russo ci fosse un abile lavoro spionistico. Certo questo non rappresenta una prova d'autenticità, ma l'essersi lasciati scappare un'occasione del genere (che avrebbe fatto tornare grande l'URSS dopo la "mazzata" lunare) rappresenta una clamorosa "toppata" del servizio segreto più efficiente del mondo.
L'Unione Sovietica inoltre, volava nello spazio in segreto, ammettendo solo a successo avvenuto, la grandiosità delle proprie imprese. Esiste appunto un episodio dell'Apollo 11 che in pochi conoscono e che secondo il mio modesto punto di vista, è una prova clamorosa dello sbarco dell'uomo sulla Luna. Questo fatto è a disposizione del pubblico ed è disponibile al download sui siti web della NASA. Pochi minuti dopo che il modulo lunare (con a bordo gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin) si era staccato dal CSM (con a bordo Michael Collins) e si accingeva ad atterrare per la prima volta sulla Luna, Collins, che aveva il compito di verificare a vista l'avvenuta apertura delle zampe del modulo lunare e l'effettiva accensione del motore di discesa del LEM, riferì al controllo missione di Houston, di aver visto orbitare sotto di sè (a circa 20 km di distanza) un ordigno metallico di origine ignota. Dato che solo l'URSS aveva la tecnologia necessaria per raggiungere la Luna, Frank Borman (il veterano comandante dell'Apollo 8), incaricato dagli alti dirigenti del governo e della NASA, spedì un fax (o forse per l'epoca è meglio parlare di un telex) al Cremlino per avere delucidazioni in merito. Dato che si pensava ad un sabotaggio, l'URSS (rossa in volto), per la prima volta dichiarò apertamente al mondo lo scopo di una sua missione in corso. I sovietici, fornirono così agli americani la traiettoria della loro sonda "robotizzata", dichiarando apertamente che non avrebbe influenzato in nessun modo la missione di Apollo 11 e che sarebbe atterrata molto distante per effettuare esperimenti scientifici. In seguito, si appurò che "Luna 15" (il nome della sonda), aveva lo scopo di atterrare, prelevare campioni di terreno e riportarli sulla Terra (forse per battere almeno simbolicamente gli americani nella corsa alla Luna). Disgraziatamente però, la sonda precipitò nel Mare delle Crisi, proprio mentre tentava di allunare, facendo sobbalzare di un bel po', il sensibile sismografo che gli astronauti dell'Apollo 11 (intanto allunati) avevano installato sulla superficie lunare. I dati del sisma, furono ricevuti anche a Terra e divulgati al mondo, presentandoli come il primo lunamoto della storia mai registrato. Vi pare che se gli USA non fossero stati attorno alla Luna ad osservare l'evento, gli URSS avrebbero mai dichiarato al mondo una loro missione fallita, proprio in un momento così critico dal punto di vista dell'immagine, dell'orgoglio tecnologico e del prestigio politico?Io sicuramente mi sarei astenuto e credo proprio anche voi!
Altra prova che l'uomo è sceso sulla Luna, è che grazie al un riflettore prismatico catarifrangente posto accuratamente sulla superficie lunare dagli astronauti durante il dispiegamento della strumentazione ALSEP, per anni (ancora oggi se i complottisti vogliono provare), hanno riflesso i raggi laser inviati verso la Luna da tutta la comunità scientifica mondiale. Questi, una volta riflessi in parte da questi apparecchi, hanno permesso di ricavare con bassissimi valori d'errore la distanza Terra-Luna e di appurare che essa si sta allontanando dalla Terra al ritmo di 1 cm all'anno. I complottisti diranno a questo punto che la NASA, ha posto sulla Luna questi strumenti con sonde automatiche! Errore! Uno specchio deve essere correttamente orientato, altrimenti i raggi riflessi, (considerando le grandi distanze in gioco) potrebbero mancare la Terra. Solo la precisione di un allineamento umano, avrebbe potuto garantire una riflessione corretta. Certamente non il grossolano posizionamento eseguito in fase di atterraggio da un semplice sistema a razzo dell'epoca. Di seguito un video esplicativo ricavato dal documentario "Mythbusters", sul funzionamento degli specchi catarifrangenti lasciati sulla Luna nel corso del programma Apollo:
Ancora una volta potrei andare avanti all'infinito. Come avrete potuto facilmente valutare a questo punto, le prove dell'allunaggio sono estremamente evidenti, ma a volte richiedono un po' troppa conoscenza scientifica per poter essere valutate correttamente.