La storia delle ombre convergenti nelle fotografie ...
Continuiamo la nostra analisi scientifica, valutando attentamente il presunto "problema" delle ombre anomale o convergenti, che secondo i teorici del complotto, apparirebbero nelle foto scattate sulla superficie lunare nel corso del programma Apollo. Secondo i luna-complottisti, infatti, queste cadrebbero dietro agli oggetti come se fossero generate da diverse luci posizionate nelle immediate vicinanze della scena, forse in una sala di posa.
Questa affermazione è secondo il mio punto di vista molto grave e metterebbe in risalto la mancanza di conoscenze tecniche di chi si avventura a sostenerle.Se le foto dell'Apollo fossero state scattate con diversi proiettori, come asserito dai teorici del complotto, allora questi avrebbero dovuto collocarsi molto, ma molto lontani dalla scena fotografata (tecnicamente parlando, all'infinito). Questo perchè, se ci sono più fonti di illuminazione, ci devono essere di conseguenza più ombre! Per capire si considerino le partite di calcio giocate di sera: i giocatori illuminati dai proiettori del campo, hanno due o più ombre .
Le foto dell'Apollo mostrano invece in maniera genuina, la classica ombra generata da una sola sorgente, posta fotograficamente parlando, all'infinito, o più semplicemente, a 150 milioni di km dalla scena, dove si trova appunto il nostro Sole. Guardando le foto però, potrebbe sorgere nell'osservatore una logica domanda: come si spiega il fatto che le ombre nelle foto lunari sembrano convergere o divergere? Per dare una risposta a questa domanda, va detto innanzitutto che anche sulla Terra, in certe fotografie, le ombre sembrano convergere (foto A) o divergere (foto B). Altre addirittura hanno direzioni diverse (foto C) a causa del piano accidentato su cui poggiano.
Ombre convergenti | Ombre divergenti Astronauta e gnomone | Ombre con direzioni diverse Ombra del LEM e dei sassi |
Ma questo è solo un fattore di prospettiva visiva. L'apparente non parallelismo delle ombre, è dovuto alla distorsione che si verifica quando una scena tridimensionale (la realtà fotografata), viene osservata su una fotografia che la riproduce in maniera bidimensionale. Se si osservano i filmati (o i frames dei filmati) degli astronauti di Apollo 11, ripresi dall'alto da una telecamera posta dietro a una delle due finestre triangolari del LEM, si noterà che le tanto discusse ombre, sono perfettamente parallele tra loro, questo perchè, la ripresa "alta", aggiunge una pseudo-tridimensionalità alla scena osservata. Va detto inoltre che un'ombra che si trova dietro ad un oggetto, qualsiasi esso sia, segue le asperità del terreno su cui poggia, introducendo una distorsione in più alla sua direzione teorica. Un'ombra che ha subito questa distorsione è però facilmente identificabile. Si presenta infatti più corta di quello che in realtà dovrebbe essere se si sviluppasse su di un piano idealmente liscio. Le ombre dell'Apollo infatti, sono state scattate su di una superficie tormentata dall'intenso bombardamento meteorico e seguono questo andamento, apparendo a un osservatore talvolta convergenti.