La storia dell'orizzonte anomalo ...
Un fatto tanto discusso e acclamato dai dai teorici del complotto (soprattutto nelle trasmissioni TV) è la presunta anomalia dell'orizzonte lunare. Secondo il loro punto di vista, infatti, si troverebbe troppo vicino alla scena fotografata o ripresa, per essere vero. Sarebbe stato infatti impossibile per i simulatori della NASA, ricostruire in una sala di posa, un orizzonte con tutte le caratteristiche di uno reale.
Chi sostiene questa teoria dimostra ancora una volta di non conoscere per nulla le leggi della fisica che regolano l'andamento dell'orizzonte di un pianeta, in base alla sua effettiva grandezza. Se prendiamo un comunissimo atlante geografico o anche il libro su cui studiano i bambini alle elementari, ci imbatteremo sicuramente nelle pagine dedicate ai pianeti del Sistema Solare. Se guardiamo il diametro della Terra ci accorgeremo che esso è di circa 12.755 km. Se osserviamo quello della Luna invece, noteremo che è di 3400. Se la matematica non è un'opinione, il rapporto tra le dimensioni è di circa 1/4. Questo vuole dire che la Luna è 4 volte più piccola della Terra (per la precisione 3,7). Il suo orizzonte quindi é molto più vicino di come apparirebbe agli stessi occhi di un osservatore che si trovasse a scrutare l'orizzonte terrestre! E' una cosa assolutamente normale e dipende interamente dalla grandezza del corpo celeste da cui si osserva! Esiste infatti una legge matematica, che descrive in maniera inequivocabile, a quanto apparirebbe la linea dell’orizzonte, ad un ipotetico osservatore posto sulla superficie di un pianeta qualsiasi. La formula è la seguente:
Dove: “ds” è la distanza (espressa in chilometri) dell’orizzonte dall’osservatore, “h”, l’ altezza (in metri) del suo punto di vista dalla superficie d’appoggio e “rp” (in chilometri) il raggio della sfera, o nel nostro caso, del pianeta da dove egli osserva. In merito alla Terra, considerando l’altezza media di un uomo di 1,7 metri, l’orizzonte si troverebbe a circa 4,65 km. Sulla Luna invece, un astronauta avente la stessa altezza dell’uomo posto sulla Terra, vedrebbe la linea dell’orizzonte a 2,43 km. Questo vuol dire che l’orizzonte lunare, rispetto a quello terrestre, appare più vicino di:
4,65 / 2,43 = circa 1,91 volte
Fu proprio Buzz Aldrin, astronauta della missione Apollo 11, a mettere per primo in evidenza la vicinanza dell'orizzonte lunare. Dopo essere sceso sulla superficie si rivolse a Houston con la frase: "Accidenti, non c'è dubbio che ci troviamo su di una sfera!", puntualizzando inoltre come la superficie assumesse un aspetto piuttosto curvo, piú si guardava in distanza. Se desiderate approfondire il discorso della distanza dell'orizzonte da un ipotetico osservatore, posto sulla superficie di un qualsiasi pianeta, consiglio di accedere alle pagine di questo sito: http://it.wikipedia.org/wiki/Orizzonte. Troverete tutte le formule necessarie per valutare attentamente ogni singolo punto di vista. Provare per credere!